Età d’oro delle grandi AGENZIE di STAMPA
Pubblicato su Rivista Informatica "GRAFFITI on line" (www.graffitionline.
com), del mese di agosto 2020, con il titolo “STORIA DELLA NASCITA
DELLE AGENZIE DI STAMPA”
http://www.graffiti-on-line.com/home/opera.asp?srvCodiceOpera=1942
Con lo sviluppo del telegrafo, del telefono, della fotografia, i giornali
iniziano a diversificarsi ed il trattamento delle informazioni diventa
professionale. In tale contesto, Parigi diventa una delle capitali dei migliori
reporters.
A partire dal 1835, quattro grandi Agenzie di Stampa, Havas, Reuter, Wolff e
Associated Press, iniziano a dominare il mercato dell’informazione mondiale. Per
controllare la distribuzione delle notizie esse si sono suddivise il pianeta ed a
causa di esse, laboratori dell’informazione moderna, avranno inizio le mutazioni
dei giornali. La prima Agenzia di Stampa risulta essere francese ed è stata
fondata nel 1835 da un cinquantenne, Charles Louis Havas (1783-1858), che, da
17 anni vive alla buona di onorari e di consulenze. Egli ha l’idea, tardiva ma
geniale, di fondare “un giornale ad uso dei giornali”.
Egli apre un ufficio a Parigi, presso l’Hotel de Bullion, a due passi dai Palazzi delle
Poste e della Borsa. La funzione dell’Ufficio Havas è, inizialmente, quella di
offrire, delle recensioni stampa costituite, in gran parte da articoli di giornali
stranieri, tradotti dal titolare, che è un valente poliglotta. A poco a poco,
l’impresa si ingrandisce e riesce ad assorbire i suoi rari concorrenti, come la
Correspondance Garnier. Volendo il titolare assicurare la copertura più ampia
possibile dell’attualità, Havas viaggia in Francia ed all’estero per organizzare una
rete di corrispondenti stipendiati su commissione. L’uomo riesce ad utilizzare a
suo vantaggio tutti i possibili mezzi di trasporto dell’epoca, come il baule postale
stazione o il telegrafo ottico di Claude Chappe (1763-1805). Egli decide, persino,
di organizzare un servizio di piccioni viaggiatori fra Parigi - Londra e Parigi
Bruxelles. Nel 1835, l’ufficio Havas diventa l’agenzia Havas e fra i suoi principali
clienti figureranno ben presto La Presse e Le Siecle, che condividono con Havas
una concezione dell’informazione fondata sulla stretta relazione dei fatti, nel
momento in cui i giornali francesi difendono ancora il concetto di stampa di
opinione.
Sei quotidiani americani fondano l’Associated Press
L’agenzia Havas si assicura anche dei rapporti privilegiati con il potere,
pubblicando le notizie ufficiali. Nel 1838, il Governo gli affida la trasmissione
della corrispondenza dello stato, destinata ai Bollettini Ufficiali ed ai giornali dei
dipartimenti. Balzac ha buon gioco, a partire dal 1840, a rimproverare al titolare
dell’agenzia di essere al soldo del potere: “Il signor Havas è il prestanome del
Ministero, ecco svelato il meccanismo di questa immensa macchina, denominata
giornalismo. Si tratta di un semplice girarrosto che fa arrostire un barboncino”.
In Francia, il primo filo telegrafico viene stabilito fra Parigi e Rouen nel 1845, ma
bisognerà attendere il 1851 affinché Havas ottenga il diritto di utilizzare il
telegrafo. In questo stesso anno, vengono collegate direttamente Calais e Dover
e la rete telegrafica, in seguito, non farà altro che estendersi.
Oltre Atlantico, nel 1848, sei quotidiani americani (The New York Herald, The
Courier and Enquirer, the Journal of Commerce, The Tribune, The Sun, The
Express) si mettono d’accordo per creare una cooperativa, la “New York
Associated Press”, organizzazione dagli scopi non di lucro, che consenta loro di
coprire l’attualità ben al di là della loro zona di diffusione. Questo nuovo gruppo
approfitta dell’espansione del telegrafo per raccontare in modo esemplare la
Guerra di Secessione.
Gli impiegati dell’agenzia saranno i primi a praticare una sequenza della scrittura
giornalistica, secondo il modello della piramide inversa, che darà i suoi frutti. Si
tratta di dare le informazioni essenziali all’inizio della trasmissione telegrafica
dell’articolo, per paura di una possibile interruzione. Il lead, come viene chiamata
questa tecnica, spesso ripresa tale e quale negli stessi articoli, risponde con 2-3
frasi ai quesiti fondamentali: chi ?, quando ?, dove ?, cosa ?, come ?, perché ?
(who, when, where, what, haw, what for or why). Oggi questa prassi,
semplificata, viene chiamata Regola delle Cinque W (Chi, Che Cosa, Quando,
Dove, Perché), dalle iniziali dei relativi termini in inglese. Questo tipo di
giornalismo prende le distanze dal giornalismo a colorazione politica.
Ancora oggi il compito delle agenzie di stampa è rimasto praticamente lo stesso:
produrre e diffondere notizie in proprio; fungere da fonti per i mass media, ai
quali provvedono a segnalare fatti e forniscono informazioni. Le notizie prodotte
dalle agenzie di stampa vengono chiamate in gergo "lanci". Il pubblico è costituito
da tutti i giornali abbonati e dall'insieme dei lettori che s'informano in rete
grazie alla pubblicazione dei "lanci" su Internet. Di norma, per il carattere
potenzialmente universale del loro pubblico, le agenzie di stampa tendono alla
maggiore completezza d'informazione possibile e poiché la notizia viene poi
rielaborata dalle redazioni dei giornali. In effetti, al primo lancio o flash, testo
di una o due righe al massimo con il quale l'agenzia segnala ai giornali una nuova
notizia, segue, in generale il dispaccio o take, che consiste in un articolo breve e
conciso (massimo 20 righe), sempre secondo la regola delle cinque W.
Nel 1848, Charles Havas offre lavoro a due esiliati tedeschi poliglotti: Bernhard
Wolff (1811-1879) e Paul Julius Reuter (1816-1899), che apprendono i segreti
del nuovo mestiere di agente di stampa direttamente con il loro inventore. Essi
rientrano in Germania all’indomani della Rivoluzione e nel momento in cui il
telegrafo viene messo in servizio fra Berlino ed Aquisgrana (Aachen), Havas
scopre chi si trova ai due capi della linea: Wolff con il suo nuovo ufficio “Wolff
Bureau” a Berlino e Reuter ad Aquisgrana. Nell’ottobre 1851, qualche settimana
prima dell’inaugurazione della linea fra la Francia e l’Inghilterra, Reuter ha la
felice idea di emigrare a Londra, dove fonda un ufficio che, nel febbraio 1865,
diventerà la Reuter’s Telegram Company.
Con la New York Associated Press, sono ormai in piedi le quattro grandi agenzie
mondiali d’informazioni. Altre sorgeranno più tardi, come l’agenzia italiana di
Guglielmo Stefani (1819-1861), fondata nel 1854 a Torino (sostituita nel 1945
dall’ANSA), ma nessuna raggiungerà mai la potenza della quattro grandi (majors),
che si spartiranno il pianeta. A partire dal 1856, la colonna vertebrale europea
del mercato dell’informazione, Havas-Reuters-Wolff è ormai una realtà e le tre
agenzie si mettono d’accordo per lo scambio dei corsi della Borsa e dei prodotti.
Fra i primi scoops: la morte di Abramo Lincoln
Il 18 luglio 1859 i loro padroni – Reuters, Wolff ed Auguste Havas, figlio di
Charles – si incontrano alla residenza Bullion per firmare un nuovo accordo. Si
tratta questa volta di: “prestarsi un mutuo concorso per l’estensione e lo
sfruttamento delle linee telegrafiche in modo da prevenire i tentativi della
concorrenza e per accrescere i servizi conformemente con le necessità del
pubblico, della stampa e dello sviluppo delle linee telefoniche. Questo contratto
si basa sul principio di scambi reciproci dell’informazione e di non concorrenza.
Ogni agenzia conserva il monopolio della diffusione dei dispacci degli altri sul
proprio territorio. Una decina di anni più tardi, il 17 gennaio 1870, questo accordo
viene completato da una vera e propria spartizione del territorio europeo.
All’Agenzia Wolff, diventata nel frattempo la “Continental Telegraphen” e da
quel momento rappresentata da Richard Wentzel (dirigerà l’Agenzia dal 1871 al
1887), vanno i territori tedeschi, la Scandinavia, San Pietroburgo e Mosca.
Reuters diffonde i dispacci in esclusività all’interno dell’Impero britannico,
dell’Olanda e dei territori alle loro dipendenze. La zona coperta da Havas
comprende la Francia, l’Italia, il Portogallo e la Spagna. Reuters ed Havas
gestiscono insieme le informazioni che provengono dal Belgio, dall’Egitto e
dall’Impero Ottomano. Gli altri paesi restano aperti alla concorrenza. Nel 1875,
la Associated Press (AP) si aggiunge al cartello. Havas, Reuters e Continental
firmano con la stessa un accordo di scambio di servizi. AP diventa l’alleato nord
americano e nello stesso periodo l’America latina viene assegnata ad Havas,
mentre Reuters si riserva l’India.
Nulla impedisce alle agenzie di inviare negli altri paesi i loro corrispondenti ed in
tale contesto Havas insedia, nel 1880, dei corrispondenti permanenti nelle grandi
capitali europee, che trasmettono dati complementari a quelli forniti dalle
agenzie alleate. Il più efficace di questi informatori è Elias Mercader, il cui
posto a Londra risulta tanto più strategico, in quanto si trova nel punto di arrivo
di tutti i cavi in provenienza dall’America.
Questa divisione del mondo acquista sempre più senso nel momento in cui
territori più lontani vengono avvicinati dalla tecnica. Il 28 luglio 1866, gli USA
vengono finalmente collegati all’Europa ed il primo cavo fra il Vecchio Continente
e l’America latina (Brasile) inizia a funzionare a partire da 1874. Dal 1878 il
nuovo padrone di Havas, Edouard Lebey (1849-1922), si equipaggia con
l’invenzione di Graham Bell (1847-1922), il telefono. L’altra innovazione
essenziale sarà rappresentata dal telegrafo senza fili di Guglielmo Marconi
(1874-1937): il 4 luglio 1903, un telegramma indirizzato da Washington a
Washington fa il giro del mondo in soli 9 minuti. Altro grande passo nel campo
delle comunicazioni sarà l’introduzione della telescrivente a partire dal 1920.
Il continuo avvicinamento fra le agenzie non è il frutto di solo opportunismo, esso
corrisponde anche ad un ideale condiviso dell’informazione, basato sui fatti e
sullo scoop. Una delle prime esclusive della Reuters è costituita dall’annuncio, nel
1859, dell’intervento francese in Italia; un’altra concerne l’assassino di Abraham
Lincoln (1809-1865), nel 1865.
Una informazione fattuale ed immediata
Queste vittorie costituiscono il cemento della cultura Reuters. L’ideale
anglosassone di una informazione fattuale ed immediata influenza i giornali del
continente, proprio per mezzo della rete delle agenzie. La riorganizzazione della
stampa francese a partire dagli anni 1880 – con, ad esempio, la creazione del
Matin, nel 1884 – intorno ad una informazione più neutra, basata sui fatti ed il
reportage meno letterario, nonché la professionalizzazione dei giornalisti sono
largamente spiegate attraverso l’influenza di Havas, di Reuters e delle altre
agenzie.
Evidentemente la creazione di questo consorzio dell’informazione risulta
contrariato dai conflitti europei e dalle guerre coloniali. Nonostante la loro
visione globale, le agenzie si allineano con gli interessi dei governi e diventano
degli strumenti chiave della politica estera. Havas tenta a più riprese di
acquistare la sua concorrente tedesca, ma il cancelliere Bismarck vigila e tenta, a
sua volta, di isolare il concorrente francese.
Il peso di questa impresa è tanto più forte, proprio nel momento in cui si entra
nel periodo d’oro della stampa scritta. In Francia, la tiratura globale dei
quotidiani, che era di 2,7 milioni di copie nel 1880, raggiunge i 9 milioni alla vigilia
della 1^ Guerra Mondiale. Ebbene tutti questi quotidiani vengono alimentati da
Havas, che, seppur poco visibile al lettore finale, fornisce il tono all’insieme
dell’informazione.
Tuttavia, due tipi di problematiche arrivano a poco a poco a minare questo
enorme impero ed il sapiente equilibrio internazionale instaurato.
In primo luogo, le corruzioni finanziarie. E’ questo specialmente il caso di Havas,
che gestisce, con dei regimi giuridici che sono stati modificati dal 1857, due
attività: quella di una agenzia pubblicitaria e quella di una agenzia di informazioni.
Alla fine del secolo, gli interessi dei due poli entrano in conflitto. In tal modo,
presa in trappola dall’intesa franco-russa del 1893 e, soprattutto, dagli
abbondanti investimenti francesi in Russia (specialmente il famoso prestito), di
cui Charles Havas era stato il promotore, l’agenzia ritarda l’annuncio della guerra
russo-giapponese del 1905 fino alla chiusura della Borsa. Nello stesso periodo,
essa fa pressione sul Matin e costringe la redazione a rinunciare ai servizi
allarmistici di Gaston Leroux (1868-1927), sulle agitazioni rivoluzionarie in
Russia, costringendo il reporter a convertirsi al romanzo.
In secondo luogo, l’influenza dei governi che diventa sempre più forte. Nel 1909,
Lebey invia ancora ai suoi amministrati un testo che proclama una imperiosa
indipendenza politica: “Non perdete di vista che noi siamo e dobbiamo restare,
verso e contro tutti, assolutamente indipendenti, perché in definitiva siamo noi
che ne siamo responsabili”. Tuttavia nello stesso anno la Continental Telegraphen
ed il suo direttore Mantler, ottengono, nel momento della revisione dell’accordo
decennale, la rimessa in discussione del principio assoluto per il quale ogni agenzia
si vieta di avere una clientela sul territorio dell’altra.
Ben presto le agenzie diventano soggette all’influenza di governi
Compaiono allora i telegrammi tractatus. Il termine designa quelle missive inviate
dai governi per mezzo delle agenzie di stampa. Il mittente paga i diritti di
trasmissione ma si riserva il diritto, in caso di rifiuto, di comunicarli
direttamente ai giornali stranieri. All’inizio, Havas e Reuters tentano di
resistere, ma, durante la Grande Guerra, si scatena la battaglia delle propagande
governative. Havas, per conto della Francia, dopo l’Inghilterra, la Russia, la
Serbia, la Germania, spedisce i suoi primi telegrammi tractatus nel 1915.
E’ indubbiamente questa dipendenza nei confronti delle autorità che spiega la
fine progressiva dell’unione delle agenzie. Nascono in un primo tempo, nel dopo
guerra, degli organismi di stato. Il 10 luglio 1925 l’agenzia sovietica Tass
succede all’agenzia russa Rosta. La Continental, ridotta dagli accordi intercorsi
fra Havas e Reuters, diventa nel 1933, per iniziativa di Joseph Goebbels (1897-
1945), il DNB, mentre l’Agenzia Stefani diventa l’organo ufficiale del regime
fascista in Italia. L’Associated Press, che ha un’idea più liberale
dell’informazione, prende le sue distanze con il cartello e denuncia, nel 1927,
l’accordo quadripartito. Essa vi è indubbiamente costretta dallo sviluppo delle
altre due agenzie americane: la United Press, creata nel 1907 da Edward Willis
Scripps (1854-1926) e l’International News, del magnate William Randolph
Hearst (1863-1851), nel 1909.
Ma anche nelle democrazie l’indipendenza dell’informazione risulta compromessa.
A partire dal 1924, Havas riceve una sovvenzione dal Ministero degli Esteri, per
mantenere il suo servizio nell’America latina. Nel 1931, davanti alla crescente
rilevanza delle sue perdite, Leon Renier, il suo amministratore, accetta un’intesa
segreta con il governo che la risana, imponendogli la presenza di un funzionario di
controllo del Quai d’Orsay. Nel 1938, Reuters riceve anch’egli fondi dal governo
britannico di Lord Chamberlain (1869-1940).
La copertura faziosa della guerra civile spagnola, da parte di Havas, segnerà il
declino di un certo tipo di fabbrica mondiale dell’attualità ed all’indomani della 2^
Guerra Mondiale, sorgerà un nuovo ordine internazionale delle agenzie di stampa,
che saranno poi praticamente messe in secondo piano, se non soppiantate, dal
nuovo fenomeno di internet.
Oggi, in particolare, le maggiori agenzie di stampa sono strutturate come i grandi
giornali. I materiali che forniscono sono soggetti ad usi diversi, che dipendono
dalle dimensioni dei giornali che li utilizzano. Se la testata è importante, di solito
vengono rielaborati, altrimenti i dispacci possono anche essere pubblicati senza
modifiche.
Per concludere l’argomento, pare opportuno fornire, a puro titolo di curiosità,
l’elenco delle 10 principali Agenzie di stampa del mondo di oggi che sono la:
United Press International (Usa), Reuters (Gran Bretagna), ANSA (Italia),
Agence France-Presse (Francia), TASS (Russia), Nuova Cina (Cina), DPA
(Germania), EFE (Spagna) e Kyodo Tsūshinsha (Giappone).